21 luglio 2017

Vintage Spotting 1 - Malcolm (in the middle)

Come già annunciato nel post di apertura della nuova stagione di questo Blog ecco a voi il primo episodio di questa nuova rubrica, Vintage Spotting, dove farò delle vere e proprie recensioni di vecchi show, film, videogiochi o altro.

Questa serie nasce principalmente da tre fattori:
  1. La possibilità al giorno d'oggi di poter vedere vecchi film, serie tv o scaricare videogiochi con il semplice click del mouse
  2. Il desiderio di far conoscere a chi non ha potuto godere di certi programmi quando furono trasmessi la prima volta
  3. Il pesante ricorso dell'industria moderna al "remake", al "reboot" o al “remaster”, spesso storpiando o rovinando gli elementi che ci hanno fatto innamorare dell’originale.

Per questo primo post ho deciso di occuparmi di una serie non eccessivamente vecchia (è stata trasmessa nei primi anni 2000): Malcolm, nota in originale come "Malcolm In the Middle" (Malcolm il figlio di mezzo).






Vale la pena sorbirsi 151 episodi da 20 minuti per vedere la crescita di un ragazzo geniale attraverso il periodo dell'adolescenza in una famiglia disfunzionale che si caccia in avventure impossibili degne del miglior episodio dei Simpsons?
Assolutamente si e, se continuerete a leggere, scoprirete perché fin dalla sua sigla, originale ed innovativa persino per gli standard di oggi, ti faccia intuire fin da subito la sua cinica visione della vita.




La Sigla di Malcolm
Questa sigla è caratterizzata da tre elementi che si pongono in totale rottura con quella che è la tradizione delle sigle delle sitcom:
  • La musica, un tema intenso e potente che ci trasmette la carica e l'energia posseduta dai personaggi. Si tratta di "Boss of me" dei "They Might be Giants", la potete ascoltare qui.
  • Le scene di vita quotidiana, in cui i personaggi vengono rappresentati con uno svariato range di emozioni: arrabbiati, isterici, violenti.
  • Il bombardamento di citazioni televisive (potete trovarne una lista completa nella pagina wikipedia inglese della serie) che sostituisce la classica presentazione degli attori.

    Sin dalla sigla capiamo che Malcolm è una vera e propria lotta per la sopravvivenza di una famiglia povera i cui membri combattono, oltre che contro la società, persino contro se stessi.
    Per farvi capire quanto questa sigla sia in rottura con l'idea classica della sit-com confrontatela con quella che può essere considerata come la "nonna" delle sit-com, una delle serie di maggior successo dei suoi tempi e probabilmente per molte la base da cui partire: Happy Days



    Ricordate i tre punti che ho citato prima riguardo la sigla di Malcolm? Confrontate la musica, le scene di vita quotidiana ed il modo in cui viene presentato il cast e capirete come persino a pelle Malcolm rappresenti qualcosa di strano e diverso: se Happy Days vuole coccolarti mentre mangi la sera con la tua famiglia facendoti scordare la tua pessima giornata, Malcolm ti ricorderà che la cena non è nient'altro che una piccola tregua dopo la battaglia quotidiana con quel nemico che chiami famiglia.
    Come dicono le ultime parole della sigla di Malcolm: "Life is Unfair", la vita è ingiusta, e dopo aver visto questa serie non te lo scorderai mai.
    Nonostante la vita sia ingiusta Malcolm rimane comunque una sit-com, una commedia, il cui scopo è quello di divertire lo spettatore per cui preparatevi ad un'innumerevole serie di piani stravaganti e situazioni bizzarre, gag divertenti e un'umorismo dissacrante, il tutto condito da una buona dose di violenza edulcorata e teppismo.

    Il Pilot della serie (il primo episodio) ci presenta il protagonista, Malcolm e la sua famiglia disfunzionale e stravagante: la madre Lois, dispotica e manipolatrice, il padre Hal, immaturo e sempliciotto, il primogenito Francis, un ribelle incontrollabile, il secondogenito Reese, stupido ed incredibilmente violento, Malcolm, il genio egocentrico e saccente e Dewie, il bambino emotivo, trascurato dai genitori e vessato dai fratelli maggiori. Nel corso del primo episodio Malcolm viene notato da una sua insegnante che grazie ad un test scopre che è genio dal quoziente intellettivo elevatissimo e per questo viene spostato in una classe speciale per geni, i Krellboys.

    La serie è durata sei anni, dal 2000 al 2006, per un totale di 7 stagioni ed ha ricevuto diversi premi oltre ad essere stata incredibilmente apprezzata dalla critica. Prima di immergerci nel mondo di Malcolm tuttavia è necessario fare alcune considerazioni da "dietro le quinte" dato che questa sitcom ha avuto alcune differenze ed innovazioni rispetto ai canoni del genere (come già discusso parlando della sigla).
    Innanzitutto Malcolm rompe la quarta parete rivolgendosi direttamente allo spettatore spesso commentando le azioni proprie o altrui (nessuno interferisce o sembra accorgersi di questa sua abitudine), in secondo luogo questa sitcom non è stata girata in presenza di un pubblico dal vivo, com'è abitudine negli stati uniti per questo genere di programma e non sono presenti risate pre-registrate. Vi sono poi altre differenze tecniche, come il setup delle telecamere o il supporto di registrazione.

    La differenza più incisiva e su cui mi devo dilungare rispetto ad altri prodotti è però l'uso che fa Malcolm della "Cold open" o "teaser" della serie (ulteriori informazioni sulla wikipedia inglese). La cold open è quando un episodio di una serie tv (o un film) cominciano direttamente con la storia per poi solo successivamente inserire la sigla o i titoli di testa: questo viene spesso fatto in televisione per evitare che il pubblico cambi canale durante la pubblicità all'inizio di uno show. E' una tecnica che viene utilizzata anche in italia, soprattutto nelle reti commerciali: non appena finisce un programma viene trasmesso il successivo, senza stacchi pubblicitari, per qualche minuto prima di inserire una pausa pubblicitaria; il pubblico, intrigato dalla storia del nuovo programma, guarderà la pubblicità senza cambiare canale cosa che avrebbe potuto fare se la pubblicità fosse stata inserita tra i due programmi.

    Tipicamente la "Cold Open" viene utilizzata in programmi diversi, ad esempio i crime drama (le serie investigative) o "Dottor House". Vediamone un esempio di quegli anni, la Cold Open dell'episodio 18 della quinta stagione di CSI-Miami (una delle serie con le più iconiche Cold Open di quegli anni). Nonostante sia in inglese ritengo che il senso di queste Cold Open resti chiaro anche a chi non conosca la lingua:




    Chiaro esempio di una classica Cold Open: si introduce la trama dell'episodio, si attira l'attenzione dello spettatore e si fa un riferimento a Batman e Robin.
    Le Cold Open di Malcolm tuttavia differiscono enormemente da queste: sono totalmente slegate dalla trama dell'episodio e sono in realtà una gag divertente che ci introduce alla vita quotidiana della famiglia di Malcolm. Eccone un esempio:


    Insomma prima di Breaking Bad c'è stato Malcolm in the Middle, e non solo per il sapiente uso delle Cold Open.
    Ora che abbiamo discusso delle particolarità di questa serie, passiamo al suo sviluppo e a come si evolve nel corso delle varie stagioni.
    Come tutte le sitcom il tempo passa nella proporzione di un anno a stagione, in base alla programmazione, pertanto vedremo il percorso di Malcolm da quelle se potremmo considerare le scuole medie fino alla fine delle superiori prima dell'arrivo di Malcolm al college (ovviamente hanno nomi diversi e sono organizzate in modo diverso nel sistema scolastico americano, ma è un buon compromesso per far capire l'età del personaggio nel corso della serie).
    Mano a mano che avanzano le stagioni non solo i personaggi crescono, evidente nel caso dei bambini/adolescenti, ma si evolvono acquisendo spessore e caratterizzazione: se nelle prime serie il focus è quasi sempre incentrato su Malcolm sempre più spesso si entra in una prospettiva familiare mano a mano che la serie avanza e si comprendono meglio anche la vita e le motivazioni di altri personaggi e comprimari, compresi gli amici e i colleghi della famiglia con alcuni episodi interamente incentrati su uno di essi.
    I personaggi sono il motore fondamentale dell'azione e lo stimolo per le maggiori risate, con gag che non sfigurerebbero in una serie animata come i Simpsons, per cui andiamo ad introdurli:




    Malcolm - Frankie Muniz
    Il protagonista della serie ed il terzogenito della famiglia. La sua intelligenza lo fa sentire estraneo alla famiglia e ai coetanei, sentimenti che uniti al suo egocentrismo, alla sua saccenza e alla sua irriverenza lo rendono un vero e proprio emarginato anche se è ammirato dai Krellboys che ne fanno il loro leader durante le prime stagioni. Condivide con i fratelli l'indole ribelle e l'instinto da teppista e nonostante sia un "nerd" ha numerosi altri interessi, simili a quelli di un ragazzo "normale".

    malcolm

    Jane Kaczmarek - Lois
    La dispostica e irascibile madre della famiglia, è incredibilmente intelligente e ha un forte istinto materno. Il suo comportamento nei confronti dei figli, manipolazione e frequenti punizioni sono più dovuti al fatto che siano dei ribelli incontrollabili che non ad un vero e proprio astio nei loro confronti. Oltre a tenere in ordine la casa, gestire la vita del marito Hal e lavorare nel supermercato "Lucky Aide" la missione di Lois è quella di dimostrare ai propri figli che la verità e l'onestà prevalgono sempre. La sua mania del controllo, unita alla sua irascibilità, la fanno detestare dai propri genitori, dalla famiglia di Hal, dai figli e dai colleghi di lavoro.
    Brian Cranston - Hal
    Come ho detto: prima di Breaking Bad c'è stato Malcolm in the Middle. Hal è il padre della famiglia, una persona di buon cuore anche se un po' immatura. Ama incredibilmente e alla follia la moglie Lois e ne è dipendente in tutto. Nonostante sia costretto dalle circostanze ad un lavoro da ufficio che odia è un uomo dagli incredibili talenti: pattinaggio artistico, pittura, speed-walking sono alcuni degli hobbies che ha avuto negli anni eccellendo in molti di essi. E' sesso-dipendente ed il rapporto con il sesso e la moglie è un tema affrontato spesso nella serie, generalmente per creare delle gag.


    Christopher Masterson - Francis
    Il primogenito di Hal e Lois: ha avuto un infanzia difficile dovuta al complicato rapporto con la madre (anche se è sempre stato un bambino vivace e distruttivo) ed il desiderio di farla infuriare è il motore di tutte le sue scelte nel corso della vita. Durante le prime 4 stagioni Francis vive distante dalla famiglia e la sua vita è una vera e propria storia a parte: durante le prime due stagioni è in una scuola militare in Alabama (inviatoci dalla famiglia una volta divenuto ingestibile), durante la terza lavora in un campo di boscaioli in Alaska (dove conoscerà e sposerà la moglie inuit Piama) e durante la quarta e quinta stagione in un hotel/ranch a tema Far-West gestito da Otto, un tedesco incredibilmente buono e gentile assieme alla moglie Gretchen. Durante le ultime due stagioni il personaggio di Francis appare pochissime volte, probabilmente perchè l'attore preferì concentrarsi sulla parte "dietro le quinte" il che porta ad una regressione del personaggio prima di una degna conclusione durante il finale della serie.
    Justin Berfield - Reese
    Il secondogenito di Lois e Hal Reese è un ragazzo totalmente privo di buonsenso e la cui idiozia raggiunge livelli incredibilmente comici, venendo spesso ingannato e raggirato dai fratelli e dai coetanei: anche per questo diventa un ragazzo incredibilmente violento ed il classico bullo della scuola. Nonostante vessi i propri fratelli più piccoli in fondo Reese vuole loro bene, proteggendoli dai ragazzi che vogliono prenderli in giro o picchiarli. Nel corso della serie scopriamo che Reese ha un talento naturale in alcune attività come la cucina o la guida.


    Erik Per Sullivan - Dewie
    E' il fratello più piccolo ed è spesso il bersaglio delle angherie dei due fratelli più grandi, Reese e Malcolm. E' frequentemente ignorato dai genitori, troppo concentrati a gestire i suoi fratelli maggiori, e soffre per questo essendo un ragazzo molto emotivo, cosa che assieme alla sua intelligenza diventerà evidente quando si scoprirà che è un vero e proprio prodigio musicale. Nonostante ciò viene inviato per errore nella classe di sostegno, i Buseys, ragazzi con gravi problemi psicologici ma deciderà di restare con loro per essere il loro "insegnante" ed aiutarli a superare i loro problemi. Alla fine della quarta serie Hal e Lois avranno un altro figlio, Jamie ed il ruolo di fratello maggiore responsabilizzerà Dewie facendogli rompere il ciclo di abuso dei fratelli maggiori nella loro famiglia diventando un buon fratello per Jamie.




    Altri personaggi includono:

    Caroline Miller, l'insegnante dei Krellboys per le prime due stagioni. E' lei a scoprire della genialità di Malcolm, che adora, e crede fortemente nel proprio ruolo di insegnante. Durante la seconda stagione rimane incinta e dopo il parto lascerà l'insegnamento.

    Craig, il collega di Lois sovrappeso che è lo stereotipo del classico Geek, appassionato di fumetti e fantascienza. Diviene ben presto un amico di famiglia nonostante tutti i guai che Lois e i suoi figli gli facciano passare (dalla distruzione della casa a numerosi incidenti personali).

    Il comandante Spangler, il preside della Marlin Academy (la scuola militare in cui viene inviato Francis prima degli eventi della serie). Nonostante non sia mai stato in guerra è privo dell'occhio destro, della mano sinistra e dell'anulare della mano destra. Essendo dispotico come Lois, Francis coglierà ogni occasione possibile per mettere in discussione la sua autorità.

    Stevie Kenarban, il miglior amico di Malcolm. E' con lui nella classe dei Krellboys e la sua intelligenza è seconda solo a quella del protagonista. Ha numerosi problemi di salute tra cui la difficoltà a respirare e l'uso della sedia a rotelle il che ha reso i suoi genitori iper-protettivi fino all'assurdo.

    Abe Kenarban, il padre di Stevie. Il rapporto tra Stevie e Malcolm (Abe non riesce a credere che il figlio sia riuscito a fare amicizia con qualcuno) avvicinerà Abe e Hal fino a farli diventare grandi amici: le due famiglie andranno in vacanza assieme e i due si ritroveranno settimanalmente per la partita di Poker con gli amici di Abe.

    Piama Tananahaakna, la moglie di Francis. Di origine Inuit, Francis la conosce in Alaska e la sposa nonostante il suo carattere simile a quello della madre Lois. All'inizio il loro matrimonio non viene accettato da Lois ma nonostante questo si dimostra una buona moglie, aiutando Francis a risolvere le difficili situazioni in cui si infila e condividendo con lui gioie e dolori.

    Otto Mannkusser, il proprietario del ranch/hotel dove lavora Francis. Di origini tedesche e incredibilmente ingenuo verrà spesso aiutato da Francis nella gestione del ranch, oltre ad impedirgli di essere ingannato da dei truffatori e ad aiutarlo a riconciliarsi col figlio Rutger. Viene affiancato dalla moglie Gretchen.

    Ida, la madre di Lois. Viene rappresentata come l'essenza stessa del male, odiata da tutta la famiglia (persino dalla figlia Lois). Accanita fumatrice è incredibilmente maligna e razzista: ci rivela inoltre che la famiglia di Lois ha origini in una non meglio identificata nazione dell'est europa (probabilmente l'Ucraina). L'unico che apprezza della famiglia è Reese, la cui indole violenta le ricorda "i veri uomini" del vecchio paese.

    Lionel Herkabe, il nuovo insegnante di Malcolm. E' stato anche lui un Krellboy e nonostante le loro similitudini caratteriali lui e Malcolm non si sopportano. E' uno dei pochi personaggi che riesca a rivelaggiare con Malcolm in intelligenza anche se è privo del suo senso della giustizia.

    Jessica, l'amica babysitter. Nonostante sia una coetanea di Malcolm viene ingaggiata da Lois come babysitter per i suoi figli, divenendone in seguito un'amica. Viene da una famiglia ancora più disagiata di quella di Malcolm e nonostante non perda occasione per manipolare Malcolm e Reese alla fine è in grado di dimostrarsi una buona amica.

    Questa serie, caratterizzata per il suo umorismo assurdo e dissacrante unito alle battaglie sociali di questa famiglia disastrata ha avuto un buon successo ma... vale la pena recuperarla?
    Assolutamente si. Le sue gag sempre attuali, poiché basate sul rapporto tra i membri di una normale famiglia, vengono correlate da un sottotesto sociale che è ancora più attuale in questo periodo di crisi ma che, essendo lasciato in sottofondo, non va a pesare sullo spettatore. Non solo la consiglio caldamente ma sono convinto che quando giungerete alla fine di questa serie vi dispiacerà lasciare al loro destino Hal, Lois, Francis, Reese, Malcolm, Dewie e Jamie.
    Ma, purtroppo, la vita è ingiusta.

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